DIRITTO ALLA SALUTE O TUTELA DELLA PRIVACY?
Venerdì 27 marzo, la RSU e le OO.SS. sono state convocate dall’amministrazione regionale in
videoconferenza come ormai avviene di norma.
All’ordine del giorno pochi argomenti:
All’ordine del giorno pochi argomenti:
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- saluto della dott.ssa Paola Casagrande, recentemente nominata vicaria di Frascisco
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- chiusura di alcune sedi regionali
La dott.ssa Casagrande ci ha informato che la deliberazione di chiusura degli uffici regionali è stata assunta nella mattinata, dopo aver concordato con il Prefetto le attività indifferibili da svolgere in presenza. Tali attività sono state ulteriormente ridotte rispetto a quanto deliberato una settimana fa ed il personale che dovrà assicurare la presenza è stato ridotto al minimo anche adottando una turnazione all’interno delle strutture.
Tutte le sedi manterranno una mezza giornata di apertura per assicurare la possibilità al personale di ritirare documenti eventualmente necessari all’attività in lavoro agile.
Le persone non in smart working verranno ricollocate, in modo da continuare a far funzionare gli uffici e da tutelare le persone. Al momento lo smart working funziona.
Le rappresentanze dei lavoratori hanno ringraziato per la sollecita convocazione ed hanno, tra il resto, segnalato che:
- l’Amministrazione non ha ottemperato a quanto previsto dall’articolo 7 del CCNL 2016-2018 che prevede, tra le materie oggetto di contrattazione, anche la definizione con le OO.SS. delle linee di indirizzo e i criteri generali per la individuazione delle misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro,
- le sedi che rimangono operative nell’emergenza, in particolare quella della protezione civile e della Direzione sanità e welfare necessitano di una maggiore igienizzazione degli ambienti, anche a causa dell’elevato passaggio di persone esterne all’amministrazione,
- mancano a tutt’oggi dei DPI previsti (i liquidi igienizzanti dovrebbero essere presenti in tutti i servizi e non solo uno per stabile),
- mancano informazioni circa la situazione sanitaria del personale che lavora nell’ente, a tutela dei colleghi che eventualmente siano venuti in contatto con persone positive per il COVID 19 e delle loro famiglie.
A queste nostre richieste la dott.ssa Casagrande ha dato una risposta che ci ha lasciato perplessi, ha sostenuto che la tutela della privacy impone all’amministrazione di non rendere noti, neppure in forma anonima, i dati relativi ad eventuali positività nell’Ente. Ha inoltre ribadito le indicazioni fornite dalle ASL che, in caso di positività, vengano sottoposti a quarantena le persone che hanno avuto contatti con il positivo stesso, per più di 30 minuti a una distanza inferiore ad un metro, su indicazione del positivo stesso.
Tutte le OO.SS. hanno evidenziato come la tutela al diritto della salute sia prevalente sul diritto alla privacy e come il diffondersi di questo virus attraverso persone asintomatiche sia particolarmente frequente e pericoloso.
Il RGPD prevede, come ribadito anche dal Garante per la protezione dei dati personali, deroghe al divieto
di trattamento di talune categorie particolari di dati personali, come i dati sanitari, se ciò è necessario per
motivi di interesse pubblico rilevante nel settore della sanità pubblica o laddove vi sia la necessità di
proteggere gli interessi vitali dell'interessato considerando l’esplicito riferimento al controllo di un'epidemia.
In particolare, nel contesto lavorativo, il trattamento dei dati personali può essere necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il datore di lavoro, in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro o per il perseguimento di un interesse pubblico come il controllo delle malattie e altre minacce di natura sanitaria.
L’argomento è rimasto in sospeso e riteniamo che debba essere oggetto di approfondimento.
Altre questioni poste al tavolo, in dettaglio:
- la dott.ssa Ricciarelli ha comunicato che non è possibile prendere i 12 gg aggiuntivi alla l. 104/92 prima del 17 marzo, data di entrata in vigore del DL, non essendoci previsioni specifiche diverse nel provvedimento in questione;
- non pare necessaria l’applicazione dell’art. 87 comma 3, esenzione del personale dipendente dal servizio, in quanto sono state mappate le persone che non hanno richiesto il lavoro agile o non hanno la strumentazione idonea e, per tutti, sono state trovate soluzioni. Ad oggi risultano in lavoro agile 1930 dipendenti della G.R. e 238 sono in telelavoro domiciliare. Anche APL ha adottato il lavoro agile;
- è stato richiesto un chiarimento circa la circolare per l’applicazione dell’art. 103 Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza e l’amministrazione si è impegnata a chiedere chiarimenti alla dott.ssa Faina;
- parzialmente collegato al punto precedente, è stato richiesto un chiarimento rispetto alla delega generica di rappresentanza esterna agli incaricati di PO della direzione A16000, provvedimento che appare quantomeno fuori luogo in questo momento critico, quando sono ancora da definire i procedimenti i cui termini sono sospesi, dunque non se ne coglie l’urgenza;
- sono stati richiesti chiarimenti rispetto alle attività ordinarie della direzione del personale, nello specifico rispetto all'esecuzione del CCDI 2019 (PEO) e al PTFP: la dott.ssa Ricciarelli ci ha confermato che le attività per le acquisizioni degli elementi necessari alla formulazione delle graduatorie (sono 58 complessivamente che comprendono anche il personale dei CPI presso APL per i quali c’è anche da acquisire i fascicoli personali) sono in corso, ma non è possibile riunire le commissioni e non pare percorribile, almeno al momento, la soluzione delle riunioni telematiche delle stesse, stante la complessità dei dati da analizzare congiuntamente;
- sono state chieste anche delucidazioni sulla possibilità di erogare il buono pasto e il rimborso spese per uso propri dispositivi in lavoro agile, il buono pasto per il turno notturno per il personale operante presso l’unità di crisi, chiarimenti sulla possibilità per i titolari di PO di rispondere alla ricerca di personale dell’unità di crisi, pagamento degli straordinari effettuati. Nell’incontro di lunedì si avranno informazioni più chiare in merito.
Sono stati anticipati temi importanti rispetto alle necessità organizzative che coinvolgeranno il nostro ente al termine dell’emergenza, sicuramente sarà necessario un potenziamento degli uffici della direzione A15000 per far fronte al presumibile incremento di attività collegate alle funzioni in capo alla stessa.
Per gli approfondimenti necessari su vari argomenti abbiamo concordato di risentirci lunedì 30 nel pomeriggio.
In particolare, nel contesto lavorativo, il trattamento dei dati personali può essere necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il datore di lavoro, in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro o per il perseguimento di un interesse pubblico come il controllo delle malattie e altre minacce di natura sanitaria.
L’argomento è rimasto in sospeso e riteniamo che debba essere oggetto di approfondimento.
Altre questioni poste al tavolo, in dettaglio:
- la dott.ssa Ricciarelli ha comunicato che non è possibile prendere i 12 gg aggiuntivi alla l. 104/92 prima del 17 marzo, data di entrata in vigore del DL, non essendoci previsioni specifiche diverse nel provvedimento in questione;
- non pare necessaria l’applicazione dell’art. 87 comma 3, esenzione del personale dipendente dal servizio, in quanto sono state mappate le persone che non hanno richiesto il lavoro agile o non hanno la strumentazione idonea e, per tutti, sono state trovate soluzioni. Ad oggi risultano in lavoro agile 1930 dipendenti della G.R. e 238 sono in telelavoro domiciliare. Anche APL ha adottato il lavoro agile;
- è stato richiesto un chiarimento circa la circolare per l’applicazione dell’art. 103 Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza e l’amministrazione si è impegnata a chiedere chiarimenti alla dott.ssa Faina;
- parzialmente collegato al punto precedente, è stato richiesto un chiarimento rispetto alla delega generica di rappresentanza esterna agli incaricati di PO della direzione A16000, provvedimento che appare quantomeno fuori luogo in questo momento critico, quando sono ancora da definire i procedimenti i cui termini sono sospesi, dunque non se ne coglie l’urgenza;
- sono stati richiesti chiarimenti rispetto alle attività ordinarie della direzione del personale, nello specifico rispetto all'esecuzione del CCDI 2019 (PEO) e al PTFP: la dott.ssa Ricciarelli ci ha confermato che le attività per le acquisizioni degli elementi necessari alla formulazione delle graduatorie (sono 58 complessivamente che comprendono anche il personale dei CPI presso APL per i quali c’è anche da acquisire i fascicoli personali) sono in corso, ma non è possibile riunire le commissioni e non pare percorribile, almeno al momento, la soluzione delle riunioni telematiche delle stesse, stante la complessità dei dati da analizzare congiuntamente;
- sono state chieste anche delucidazioni sulla possibilità di erogare il buono pasto e il rimborso spese per uso propri dispositivi in lavoro agile, il buono pasto per il turno notturno per il personale operante presso l’unità di crisi, chiarimenti sulla possibilità per i titolari di PO di rispondere alla ricerca di personale dell’unità di crisi, pagamento degli straordinari effettuati. Nell’incontro di lunedì si avranno informazioni più chiare in merito.
Sono stati anticipati temi importanti rispetto alle necessità organizzative che coinvolgeranno il nostro ente al termine dell’emergenza, sicuramente sarà necessario un potenziamento degli uffici della direzione A15000 per far fronte al presumibile incremento di attività collegate alle funzioni in capo alla stessa.
Per gli approfondimenti necessari su vari argomenti abbiamo concordato di risentirci lunedì 30 nel pomeriggio.
CGIL CISL UIL CSA UGL
Bottaro Galbiati Suman Serra Melignano
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