Quale riorganizzazione? II puntata
Il 23 ottobre, le Organizzazioni Sindacali delle categorie e dei dirigenti e la RSU hanno incontrato l’Assessore Gabusi e la delegazione trattante di parte pubblica, come ultimo atto prima dell’approvazione da parte della Giunta Regionale del nuovo assetto organizzativo.
La prima impressione è che si tratti di una riorganizzazione che risponde unicamente a logiche politiche.
A fronte della dichiarazione di intenti dell’Assessore Gabusi “il numero delle Direzioni rimarrà quello attuale, verrà eliminato il Segretariato generale, ci sarà qualche variazione nelle Direzioni, i Settori verranno modificati il meno possibile”, alcuni Settori regionali sono stati profondamente modificati, talvolta spezzettati, talvolta accorpati con poca attenzione all’omogeneità delle materie, tanto da rendere necessaria una nuova pesatura ed una nuova “messa a bando” prima della naturale scadenza degli incarichi.
Alla esplicita richiesta se i Responsabili fossero stati sentiti, la risposta è stata no.
La logica sottesa a questa ennesima riorganizzazione sicuramente non è stata quella di rendere la macchina regionale più efficiente e più rispondente alle esigenze dei cittadini, ma quella di facilitare la vita agli Assessori sulla base della distribuzione delle deleghe e di ridistribuire i pesi tra direzioni (che dovranno anch’esse essere pesate) e settori.
I casi più evidenti ed inspiegabili con la logica organizzativa sono lo spostamento del Settore Foreste all’Ambiente, senza il personale dei Settori tecnici che dal medesimo vengono coordinati, la creazione di un Settore Coordinamento Fondi Strutturali e cooperazione transfrontaliera, scorporando quest’ultima dal Settore Sviluppo della montagna che andrà all’Ambiente, la comparsa di un Settore Sistema Antincendi boschivi (A.I.B) separato dal Settore Protezione civile, lo spostamento della Polizia locale dal Settore che ha i rapporti con le autonomie locali a quello Coordinamento e gestione dei servizi generali operativi, e poi ancora lo spostamento del Settore Politiche per le pari opportunità, diritti ed inclusione dalla Direzione Istruzione, Formazione, Lavoro alla Direzione Sanità e Welfare, i settori distaccati presso le Province-Città metropolitane e quello dei distaccati in APL non compaiono nell’organizzazione regionale, anche se esistenti presso l’ex Direzione Coesione sociale.
Vi alleghiamo il testo del provvedimento che ci è stato inviato il 22 ottobre e che probabilmente sarà ancora oggetto di modifiche. Sicuramente ognuno per la sua esperienza potrà evidenziare ulteriori “anomalie” e avrà di che divertirsi. Ovviamente la materia è oggetto di sola informativa, avrebbe dovuto passare il Giunta il 24 ed è stata rinviata. Alla prossima convocazione, salvo imprevisti, la
Giunta delibererà.
Consulta il comunicato
Consulta il provvedimento definitivo
La prima impressione è che si tratti di una riorganizzazione che risponde unicamente a logiche politiche.
A fronte della dichiarazione di intenti dell’Assessore Gabusi “il numero delle Direzioni rimarrà quello attuale, verrà eliminato il Segretariato generale, ci sarà qualche variazione nelle Direzioni, i Settori verranno modificati il meno possibile”, alcuni Settori regionali sono stati profondamente modificati, talvolta spezzettati, talvolta accorpati con poca attenzione all’omogeneità delle materie, tanto da rendere necessaria una nuova pesatura ed una nuova “messa a bando” prima della naturale scadenza degli incarichi.
Alla esplicita richiesta se i Responsabili fossero stati sentiti, la risposta è stata no.
La logica sottesa a questa ennesima riorganizzazione sicuramente non è stata quella di rendere la macchina regionale più efficiente e più rispondente alle esigenze dei cittadini, ma quella di facilitare la vita agli Assessori sulla base della distribuzione delle deleghe e di ridistribuire i pesi tra direzioni (che dovranno anch’esse essere pesate) e settori.
I casi più evidenti ed inspiegabili con la logica organizzativa sono lo spostamento del Settore Foreste all’Ambiente, senza il personale dei Settori tecnici che dal medesimo vengono coordinati, la creazione di un Settore Coordinamento Fondi Strutturali e cooperazione transfrontaliera, scorporando quest’ultima dal Settore Sviluppo della montagna che andrà all’Ambiente, la comparsa di un Settore Sistema Antincendi boschivi (A.I.B) separato dal Settore Protezione civile, lo spostamento della Polizia locale dal Settore che ha i rapporti con le autonomie locali a quello Coordinamento e gestione dei servizi generali operativi, e poi ancora lo spostamento del Settore Politiche per le pari opportunità, diritti ed inclusione dalla Direzione Istruzione, Formazione, Lavoro alla Direzione Sanità e Welfare, i settori distaccati presso le Province-Città metropolitane e quello dei distaccati in APL non compaiono nell’organizzazione regionale, anche se esistenti presso l’ex Direzione Coesione sociale.
Vi alleghiamo il testo del provvedimento che ci è stato inviato il 22 ottobre e che probabilmente sarà ancora oggetto di modifiche. Sicuramente ognuno per la sua esperienza potrà evidenziare ulteriori “anomalie” e avrà di che divertirsi. Ovviamente la materia è oggetto di sola informativa, avrebbe dovuto passare il Giunta il 24 ed è stata rinviata. Alla prossima convocazione, salvo imprevisti, la
Giunta delibererà.
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