Comunicato Sindacale 28 febbraio 2019





Lunedì 25 febbraio, l’Assemblea RSU Ente Regione Piemonte ha approvato a larga maggioranza (34 favorevoli e 1 contrario) la sottoscrizione dell’accordo integrativo relativo ai criteri per le Progressioni Economiche Orizzontali (PEO).
In base a quanto previsto dal CCDI 2018 si darà corso:
-   alla conclusione delle PEO del triennio 2016-2018 che riguarda il 10% circa del personale “storico”
-    all’avvio delle PEO per il personale trasferito in Regione Piemonte ai sensi della  legge Delrio
-    all’avvio delle PEO per il personale collocato nelle posizioni economiche apicali, secondo queste percentuali:
  100% Categoria A5-A6 
  45% Categoria B7-B8 
  45% Categoria C5-C6 
  32% Categoria D6-D7

L’Assemblea si è poi confrontata in merito al ritardo nei tempi di adozione del DPCM, ovvero il Decreto del Presidente del Consiglio di Ministri, indispensabile per poter superare il tetto al Fondo salario accessorio 2016 e incrementarlo delle risorse necessarie all’equiparazione di tutto il personale regionale. 

La RSU dell’Ente Regione Piemonte ha stabilito di condividere una mozione che solleciti l’amministrazione a predisporre gli atti necessari a gestire una eventuale mancanza del DPCM.

Contestualmente alle nostre iniziative, le Segreterie nazionali della Funzione pubblica di CGIL CISL e UIL hanno chiesto ai Ministri dell’Economia e Finanze e della Pubblica Amministrazione, l’adozione rapida del Decreto, in assenza del quale mancherebbe la garanzia della corretta equiparazione retributiva concernente il trattamento accessorio del personale, ed in particolare del personale trasferito dalle Province e dalle Città metropolitane alle Regioni.
Le medesime Organizzazioni denunciano un inspiegabile iter di emanazione del provvedimento, nonostante lo stesso sia stato oggetto di tutte le verifiche necessarie.

Crediamo che questa sia la migliore risposta ad alcuni comunicati circolati nell’Ente.
Le risorse del fondo salario accessorio 2018 sono state quantificate e certificate come se il DPCM fosse già stato adottato, dunque sono state incrementate prendendo come valore di riferimento la produttività percepita dal personale regionale “storico” nel 2017.
Per quanto riguarda il fondo 2019, si avvieranno quanto prima i confronti con l’Amministrazione sul tema, con le regole che il contratto detta in materia.


La CGIL ha sempre apposto e sottoscritto in calce a tutti gli accordi clausole di salvaguardia per il personale delle categorie privi di incarichi di posizione organizzativa. inoltre, con nostra nota del 12 febbraio, è stato richiesto al Amministrazione regionale un incontro urgente al fine di procedere all’attuazione al Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020, in particolare per quanto riguarda le procedure di stabilizzazione e di progressioni verticali.

Mentre qualcuno crea sterili allarmismi al solo scopo di dividere i colleghi, noi lavoriamo per difendere i diritti di tutti.


Torino, 28/02/2019

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