Un buon successo di pubblico e di critica. Questo si porta a casa il ‘Questionario agile’ che la Cgil dell’Ente Regione Piemonte ha somministrato a tutti i dipendenti con l’invito a partecipare, per descrivere come è stata vissuta questa nuova modalità lavorativa. Che, è bene ricordarlo, ‘lavoro agile’ propriamente inteso non è, innanzi tutto per tre ragioni: la prima, è stato obbligatorio e non frutto di una scelta, a causa della situazione pandemica in atto; è stato improvviso, senza poter usare del tempo per organizzarlo nei dettagli e, infine, viene svolto da casa (con la paura delle uscite che tutti noi abbiamo vissuto a inizio Pandemia… un vero incubo, diciamolo pure). Detto questo, hanno risposto al questionario quasi 694 su circa 3200 dipendenti regionali (tra ruoli della Giunta e del Consiglio), per un buon 22 %, un risultato, dunque, di tutto rispetto. Le colleghe e i colleghi della Regione Piemonte che hanno speso tempo nel compilarlo sono state in larga...